La leonessa bianca – Henning Mankell – Recensione

La leonessa bianca – Henning Mankell – Recensione

In questo post trovate la trama e una breve recensione del libro giallo La leonessa bianca: La terza inchiesta del commissario Wallander, di Henning Mankell.

Questo libro è stato un bel regalo fattomi da una persona tanto cara che sa che adoro i gialli, e che ha deciso di fare una combo scegliendone uno ambientato in parte in Sudafrica, la meta del mio prossimo grande viaggio.

Anche se non è propriamente un libro di viaggio, mi è piaciuto leggere un giallo con un’ambientazione storica così particolare. Spero d’incuriosirvi e buona lettura!

Dettagli

  • Titolo: La leonessa bianca
  • Titolo originale: Den vita lejoninnan
  • Autore: Henning Mankell
  • Prima edizione: 1993
  • Pagine: 554

La trama de La leonessa bianca

Il libro è ambientato in due paesi apparentemente scollegati tra di loro, in due intervalli di tempo paralleli.
È l’anno 1992. In Svezia, in una bella giornata di aprile, Louise Åkerblom viene uccisa a sangue freddo con un colpo di pistola. In Sudafrica, dei fanatici boeri stanno complottando per organizzare l’omicidio di un’importante personalità della politica sudafricana, mentre il regime dell’apartheid sembra avviarsi verso la sua fine.
Sarà il commissario Wallander a condurre le indagini e cercare di fare luce su una questione apparentemente inspiegabile, mentre i servizi segreti sudafricani tentano di evitare il peggio…

Dov’è il collegamento tra i due avvenimenti? Per quale motivo è stata uccisa una donna? Verrà sventato il complotto?

Perché lo consiglio

“La leonessa bianca” è stato il primo libro di Mankell che ho letto e mi è piaciuto tantissimo, lo ho divorato in circa 10 giorni. Mi ha fatto venire voglia di leggere altri romanzi di questo autore, conosciuto per essere uno dei più grandi giallisti svedesi.

Questo libro non solo mi è piaciuto perché è un giallo appassionante, ma anche perché riesce, seppur svelando già agli inizi del libro chi sia l’assassino, a lasciare che il lettore si immedesimi nell’indagine di Wallander. Se ci ripenso a libro letto, devo ammettere che sapere già a libro appena iniziato chi sia il colpevole è una particolarità inusuale, ma non mi ha per niente disturbata nella lettura, non ci avevo nemmeno fatto caso.

Ho apprezzato come l’autore riesca a cambiare velocemente la narrazione, cambiando il punto di vista del narratore passando da personaggio a personaggio nel giro di poche parole e senza preavviso. Le frasi ben piazzate e il susseguirsi degli avvenimenti lasciano i lettore con il fiato sospeso e pieno di domande, a volte sgomento. Mi sono immedesimata un sacco nei diversi personaggi.

Un altro punto positivo e interessante di questo libro è il modo in cui il romanzo va a toccare lati della storia e cultura sudafricana. Questo rende il romanzo particolare perché combina dei fatti storici con un racconto inventato. Trovo sempre piacevole imparare da una lettura, sia un po’ di storia, geografia o cultura generale.

Vi consiglio questo libro se anche voi siete amanti dei romanzi gialli e di viaggi in paesi lontani, se vi piace farvi coinvolgere da uno stile stuzzicante e se volete una lettura ricca di particolari.


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