La frontiera – Erika Fatland – Recensione

La frontiera – Erika Fatland – Recensione

Sapevo che il libro La frontiera di Erika Fatland sarebbe stata una lettura interessante. Dopo aver letto Sovietistan. Un viaggio in Asia centrale ed esserne rimasta affascinata, non vedevo l’ora di leggere un’altra opera della scrittrice norvegese. Ne La frontiera ci porta con lei in un lungo viaggio intorno al confine russo, con tutto il fascino che ha la scoperta di luoghi e popoli lontani da noi.

In questo post trovate trama e recensione de La frontiera, di Erika Fatland.

Dettagli

  • Titolo: La frontiera. Viaggio intorno alla Russia
  • Titolo originale: Grensen. En reise rundt Russland 
  • Autore: Erika Fatland
  • Prima edizione italiana: 2019
  • Pagine: 662

La trama de La frontiera

Erika Fatland viaggia lungo il confine russo, dalla Corea del Nord fino alla Norvegia, per provare a capire cosa vuol dire essere vicino di casa di quella che è la nazione più grande del mondo: la Russia. Il viaggio dura quasi nove mesi ed stato intrapreso con diversi mezzi di trasporto. Oltre ad aerei, l’autrice viaggia in treno, aeroplani a elica, traghetti, cavallo, autobus, taxi, canoa e a piedi.

Percorrendo 60.000 chilometri, visita tutti i 14 paesi confinanti con la Russia: Corea del Nord, Cina, Mongolia, Kazakistan, Azerbaigian, Georgia, Ucraina, Bielorussia, Lituania, Polonia, Lettonia, Estonia, Finlandia e Norvegia.

Perché lo consiglio

Com’è la convivenza tra le diverse popolazioni lungo il confine russo? Com’è la vita per i russi che vivono oltreconfine? Quali sono le differenze tra i paesi che erano parte dell’unione sovietica e quelli che non lo erano? Cos’hanno in comune tutti questi paesi, oltre che il comune vicino? Queste sono alcune delle domande alle quali il libro cerca di dare una risposta, ed è per questa voglia di provare a capire e descrivere una realtà particolare come questa, che consiglio La frontiera.

Come nel suo altro libro, anche ne La frontiera troviamo diversi stili di racconto. Da una parte abbiamo gli immancabili dialoghi con le persone. Alcune di loro sono incontri casuali, ma comunque preziosi. Mentre alcuni sono più restii a parlare con un’estranea, altri condividono con l’autrice racconti di vita e opinioni politiche. Molto più approfonditi sono le interviste organizzate anticipatamente dalla Fatland. Le persone intervistate sono personalità politiche o attivisti, ma anche gente che vive in situazioni straordinarie dovute proprio alla vicinanza della frontiera. I dialoghi sono riportati meticolosamente e sono forse la parte che più mi è piaciuta del libro. Alcune storie fanno venire i brividi, altre indignano, tutte meritano di essere lette.

Alcuni dei capitoli sono dedicati alla storia antica e moderna, con numerosi aneddoti sull’Unione Sovietica. Qui i protagonisti sono guerre e invasioni, quindi se vi piacciono date e numeri, nomi di personalità e città, e dati storici in generale, in questo libro ne troverete parecchi.

Infine abbiamo il diario di viaggio, dove l’autrice condivide le esperienze fatte durante il percorso. Qui divertenti disavventure si mischiano a informazioni utili a tutti i viaggiatori che desiderano intraprendere un viaggio in uno di questi paesi. Da destinazioni più difficili come la solitaria traversata del passaggio a nordest o una super vigilata visita della Corea del Nord, ma anche mete più accessibili, anche se insolite, come le caotiche città cinesi, le deserte steppe mongole, l’Asia centrale e il Caucaso, fino a posti a noi più familiari, quali le Repubbliche baltiche e i paesi scandinavi… Ce n’è per tutti i viaggiatori, e la voglia di partire è davvero tanta.

Dovendo paragonare i due libri, Sovietistan rimane il mio preferito. Ma La frontiera resta comunque un reportage di viaggio degno di essere letto se ci si vuole calare in un’analisi culturale e geopolitica di un’area così vasta e particolare.

Attraversare un confine è una delle cose più affascinati che esistano. Dal punto di vista geografico lo spostamento è minimo, quasi microscopico. Ti sposti appena di qualche metro, ma sei già in un altro universo. In certi casi è tutto diverso, dall’alfabeto, alla valuta, i volti, i colori, i sapori, fino alle date importanti e ai nomi che le persone riconoscono.

Se vi piace quest’autrice, forse troverete interessante l’articolo Sovietistan. Un viaggio in Asia centrale – Erika Fatland – Recensione


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