Sri Lanka – Le rovine e le scimmie di Polonnaruwa
Se siete amanti di storia e antiche rovine, ma anche di animali, Polonnaruwa è il posto che fa per voi. In questa tappa dell’itinerario in Sri Lanka archeologia e scimmie formano una combo unica e rendono la visita speciale.
Polonnaruwa si compone oggi di due parti: una è l’area della città attualmente abitata; l’altra è l’antica città reale del Regno di Polonnaruwa. Questo regno è il secondo più antico tra i regni dello Sri Lanka e va dall’XI al XIII secolo. L’antica città è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO grazie alla sua preziosa testimonianza dell’antica architettura singalese, una tra le meglio conservate di tutta l’isola.
In questo articolo vi porterò insieme a me tra le rovine di Polonnaruwa a trovare le scimmie. Buona lettura!
Cosa vedere a Polonnaruwa
Il complesso di Polonnaruwa è molto grande e potete decidere se vistarlo a piedi oppure con una bicicletta noleggiata, nel caso non abbiate molto tempo a disposizione.
Le prime rovine che incontrerete durante la vostra visita sono quelle del palazzo reale. Sono le rovine più grandi del sito e il bello è poter camminare tra i resti delle sue mura, che formano quasi un labirinto. Sembra infatti che ci fossero una cinquantina di stanze e che il palazzo avesse ben sette piani, quindi occorrerà giocare con l’immaginazione per immaginarsi il palazzo al suo massimo splendore. Proseguendo non mancheranno anche delle stupe, templi, varie vasche, canali per l’acqua e piscine.
Non potete perdervi il palazzo delle udienze: un bellissimo esempio di architettura ben conservata. La base è decorata con tantissimi elefanti scolpiti. Ai lati della scalinata d’ingresso si trovano ancora le statue di due leoni molto ben conservate. Salite la scalinata e ammirate da vicino le colonne che ne circondano il perimetro.
Poco più avanti si trova il Vatadage, una rovina a mio parere affascinante. Si tratta di una struttura circolare composta da due piattaforme. Alla prima si accede da un ingresso posizionato verso nord mentre la seconda ha quattro ingressi, uno per ogni punto cardinale. Al centro della seconda piattaforma si trova la stupa contenente la reliquia, circondata da quattro statue del Buddha sedute.
Non si sa di preciso se la reliquia all’interno della stupa sia un dente del Buddha o la sua ciotola per l’elemosina. Anche se non si sa con esattezza da chi sia stata costruita e per quale reliquia, questa struttura aveva senza dubbio una grande importanza all’epoca. Anche queste rovine sono una testimonianza delle capacità decorative dei singalesi: le scalinate, le colonne e la base del Vatadage sono decorati splendidamente.
Un’altra famosa attrazione di Polonnaruwa è il Gal Vihara, un tempio di roccia contenente quattro statue raffiguranti il Buddha scolpite direttamente in una lastra di granito. Le diverse posizioni del Buddha in queste rappresentazioni hanno significati diversi. Queste sculture sono tra i migliori esempi di scultura singalese dell’isola. Il tempio risale al XII secolo ed è uno dei monumenti più visitati dai turisti a Polonnaruwa.
Interessante è anche il codice di condotta che Parakramabahu I — re del Regno di Polonnaruwa — elaborò per i monaci. Anche il codice è scolpito sulla roccia e si trova vicino al Gal Vihara e se avete un po’ di tempo vi consiglio di leggerlo.
Qui trovate il nostro Itinerario di viaggio di 2 settimane in Sri Lanka
Vedere le scimmie a Polonnaruwa
Polonnaruwa non è solo un posto eccezionale da visitare per le sue numerose rovine. Se state organizzando il vostro viaggio in Sri Lanka e vi state chiedendo dove poter vedere le scimmie da vicino, Polonnaruwa è il posto che fa per voi. Qui infatti vive una grande comunità di scimmie che fa delle vecchie mura e rovine la sua casa e se ne possono osservare tre specie diverse.
Iniziamo dal Macaco dal berretto (Macaca sinica). Il macaco dal berretto è il più piccolo macaco esistente ed è una specie endemica dello Sri Lanka. La si trova ovunque in Sri Lanka e vi imbatterete spesso in questi simpaticoni durante il vostro viaggio. È facile intuire il motivo per cui gli è stato conferito questo nome, non trovate?
La seconda specie di scimmie di Polonnaruwa sono gli entelli (Semnopithecus). Gli entelli hanno sette sottospecie e si trovano nell’area del subcontinente indiano, in habitat differenti che vanno da foreste tropicali fino a zone più aride. Hanno una bellissima pelliccia grigia mentre mani e faccia sono nere. Gli entelli sono i miei preferiti: hanno delle adorabili lunghe sopracciglia e un che di elegante nel modo in cui stanno seduti. Li avrei fotografati all’infinito.
E infine abbiamo il langur dalla faccia viola (Trachypithecus vetulus). Anche queste scimmie sono endemiche e purtroppo anche difficili da osservare da vicino, data la loro natura molto timida. Al contrario dei macachi dal berretto e gli entelli, che non si curano della vicinanza degli uomini, questi ultimi si rifugiano tra i rami degli alberi. Ho avuto fortuna a poterne osservare una da vicino a Galle, nel sud dello Sri Lanka, mentre a Polonnaruwa li ho visti solo da lontano.
A Polonnaruwa è stato girato un documentario naturalistico della Disneynature, uscito nel 2015: Monkey Kingdom. La storia raccontata è quella della scimmia Maya (un esemplare di macaco dal berretto), il suo piccolo Kip e della loro vita. Il racconto delle molte peripezie che si trovano ad affrontare è farcito con informazioni sulla vita di questa specie di scimmia. Mi sono stupita di quanto mi sia piaciuto, non essendo una particolare amante degli animali. Ho trovato incredibile il fatto che siano riusciti a creare un film così vario e completo sulla vita delle scimmie usando dei veri e propri attori animali.
Vi consiglio di guardare questo documentario, interessante sia per adulti che per bambini. Inoltre potrete vedere qualche bellissimo scorcio delle rovine di Polonnaruwa e della vita quotidiana in una città singalese, dato che a un certo punto del film il gruppo di scimmie al quale appartiene Maya è costretto a dover sopravvivere in città.
A Polonnaruwa mi sono resa conto di come anche le scimmie abbiano dei tratti distintivi, proprio come noi uomini, come delle macchie sul viso o cicatrici e ferite derivanti da litigi e lotte. È stato molto bello poter trascorrere del tempo osservando questi animali da vicino. Per non parlare del divertimento a vederle rincorrersi, pulirsi a vicenda e abbracciarsi in un modo che fa venire tenerezza e ci ricorda che questi sono davvero i nostri antenati…
Spero che il post vi sia piaciuto e fatemi sapere in un commento quale di queste è stata la vostra specie di scimmia preferita!
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La mia specie di scimmia preferita è mio fratello. No dai gli entelli sono proprio tanto carini!
è vero, gli entelli siedono come aspettassero il the, in un salotto inglese
Altri due fan degli entelli, evviva! Quello del salotto inglese è un esempio perfetto 🙂
Come si fa a leggere il codice scolpito sulla roccia…non è in cingalese antico?
Non saprei esprimere una preferenza sulla specie di scimmie che mi piace di più, però vorrei far osservare che anche la perfetta scriminatura della scimmia dal berretto denota eleganza e cura del proprio aspetto.
Grazie per la domanda così posso precisare: c’è la traduzione in inglese lì vicino 🙂
Hai ragione, ci tengono alla cura della capigliatura 😀
Polonnaruwa è uno dei luoghi che mi è rimasto più nel cuore dal nostro viaggio in Sri Lanka. Si respira un’aria di sacralità e storia che in pochi altri posti al mondo ho percepito. La ricordo con grande emozione 🧡