Lesotho – Cose utili da sapere prima di partire

È anche conosciuto come “The Kingdom in the Sky“, a causa della sua incredibile altitudine: È l’unico paese al mondo che si trova completamente sopra i 1000 m s.l.m. e il suo punto meno alto è a 1.400 m. Sto parlando del Lesotho.
Appena tornata da un emozionante viaggio in questo paese, ecco un post informativo con delle cose utili da sapere prima di partire per il Lesotho.
Cose utili da sapere prima di partire per il Lesotho
ADATTATORE: Necessario. Presa di tipo M (uguale per il Sudafrica).
CLIMA E VESTIARIO: Le estati vanno da novembre a gennaio, piove più spesso ma può essere anche molto soleggiato. L’autunno (febbraio-aprile) è il momento migliore per visitare il paese, dato che non piove e le temperature non sono bassissime come in inverno. Gli inverni vanno da maggio a luglio, e nelle highlands può nevicare. Durante il giorno può essere mite o caldo ma di notte estremamente freddo. In primavera (agosto-ottobre) la neve si scioglie e molte nuove piante colorano il paesaggio. A prescindere dalla stagione, preparatevi comunque a notti fredde.
Sarà necessario quindi un abbigliamento vario, in base alla stagione in cui andrete, ma che comprenda vestiti pesanti. Non dimenticate delle scarpe da trekking e una giacca a vento.
ITINERARIO: La superficie del Lesotho è di soli 30.400 Km². Noi abbiamo pianificato sei giorni di viaggio e siamo andate da sud verso nord in una S al contrario. Itinerario in breve: Qacha’s Nek Gate – Semonkong – Maseru – Katse Dam – Bokong Nature Reserve – Ts’ehlanyane National Park – Caledonspoort Gate. Per l’itinerario più dettagliato leggete il post 6 giorni in Lesotho – Itinerario e cosa vedere.
MONETA: La valuta è il loti, plurale maluti (M) e il cambio è pari a 1:1 con il Rand Sudafricano, che di questi tempi si aggira tra i 14-15 R per 1 €. Se provenite dal Sudafrica e avete Rand con voi non vi servirà cambiare i soldi perché accettano il Rand Sudafricano.
SICUREZZA: Per tutta la durata del viaggio mi sono sentita molto sicura. Anche Maseru, la capitale, non ha presentato pericoli particolari. Una piccola percentuale della popolazione parla inglese e in alcune aree ho avuto l’impressione che la gente non fosse abituata ai turisti e di essere guardata in modo un po’ strano, ma non pericoloso. Essere vigili è comunque sempre la prima regola da seguire.
TELEFONIA: Una volta passato il confine avrete la possibilità di comprare una sim card per il Lesotho, che vi può essere utile per navigare su internet, dato che non sempre gli alloggi hanno il WiFi funzionante (nel nostro caso solo un alloggio su cinque aveva internet). Noi abbiamo preferito scaricare una mappa offline del Lesotho per poter usare il GPS e rinunciare ad avere internet per qualche giorno. Per telefonare con un numero estero il prefisso è +266.
TRASPORTI: La cosa probabilmente più comoda è noleggiare una macchina, se arrivate dal Sudafrica ricordatevi di avvertire la compagnia di noleggio, che vi preparerà una lettera con il permesso per il cosiddetto “border crossing”. Certe agenzie fanno pagare una tassa per questo servizio, se noleggiate da Bidvest o Tempest Car Hire è gratuito.
Anche qui, come in Sudafrica, c’è sempre la possibilità di spostarsi con i minibus, se si è disposti ad adattarsi ai loro tempi di attesa e a contare su un po’ di fortuna.
VACCINI: È meglio avere i vaccini standard, quindi: difterite, tetano, poliomielite, epatite B, tifo, epatite A, rabbia colera. Fatevi consigliare dal medico.
VISTO: Il visto turistico viene rilasciato gratuitamente alla frontiera per permanenze fino a 90 giorni.
Anche questo post informativo è giunto alla conclusione e spero di esservi stata d’aiuto. Lasciate un commento se avete domande o curiosità.
Alcuni mi hanno chiesto cosa ci fosse di così interessante da fare e vedere in Lesotho, una terra di sole montagne e isolata dal mondo. Per questo nel mio prossimo post risponderò alla domanda “Perché andare in Lesotho?“, con la speranza di trasmettere le mie emozioni riguardo questo paese.
