La masseria delle allodole – Antonia Arslan – Recensione
In questo post trovate la trama e una breve recensione di un libro incredibilmente toccante: La masseria delle allodole, di Antonia Arslan.
Antonia Arslan è una scrittrice e professoressa italiana, con origini armene. Nel suo primo libro, La masseria delle allodole, scrive del genocidio armeno avvenuto in Anatolia agli inizi del 1900. La scrittrice veneta dà voce alla sua identità armena raccontando la storia della sua famiglia in forma romanzata, la cui storia gli fu raccontata dal nonno Yerwant quando era ancora bambina. Fece passare tanti anni, prima di dare vita a questa testimonianza, un capolavoro premiato diverse volte.
Buona lettura!
Dettagli
- Titolo: La masseria delle allodole
- Titolo originale: La masseria delle allodole
- Autore: Antonia Arslan
- Prima edizione italiana: 2004
- Pagine: 256
La trama de La masseria delle allodole
Anatolia, 1915. Sempad ha una farmacia, la moglie Shushanig e i bambini. La zia Aznir porta un fiore tra i capelli mentre zia Veron ama indossare un cappellino alla francese. Il fratello Yerwant invece è emigrato in Italia quando aveva 13 anni e ora è un rinomato medico a Venezia, dove vive con moglie e figli. Dopo la morte del nonno Hamparzum, Sempad diventa il nuovo capofamiglia.
Iniziano presto i preparativi per accogliere Yerwant, che vuole ricongiungersi ai suoi famigliari in Anatolia, dopo tanti anni. Sempad progetta di ristrutturare la masseria e prepararla ad accogliere il fratello, tutti sono in gioioso fermento. Ma mentre i due fratelli sognano di ricongiungersi, l’Italia entra in guerra. Yerwant deve abbandonare il sogno di rivedere la sua patria. La famiglia di Sempad si troverà invece ad affrontare il massacro armeno. Presto diventano vittime di un terribile genocidio, quello che i turchi mettono in atto contro la comunità armena nell’impero ottomano, con l’intento di sterminati completamente.
Quale sarà il destino di questa grande famiglia e della masseria?
Perché lo consiglio
Una nota dell’autrice recita: “Io mi sono seduta, un giorno di maggio, ad ascoltare e a scrivere. Ed è stato come intessere un tappeto.” Una perfetta descrizione per le pagine che seguiranno, che si compongono di volti, colori, profumi, sensazioni, sguardi… Tanti piccoli dettagli che formano un intreccio di emozioni e fanno vivere i personaggi nell’immaginazione di chi sta leggendo.
Ne La Masseria delle allodole, Antonia Arslan scrive un pezzetto di storia in forma di racconto, un libro che racconta le vicende di una tragedia. Non è un libro particolarmente allegro, e ciò disturba il lettore, che sa fin dalle prime pagine che non sarà un lieto fine. Ciò nonostante se ne rimane incollati fino alla fine, con il fiato sospeso, perché la speranza che tutto sia un incubo c’è.
Lo consiglio perché mi ha coinvolta, dopo un inizio che mi ha lasciata perplessa, perché mi ha insegnato tanto e mi ha fatta riflettere. Perché racchiude però una storia che va saputa, che non è meno importante del genocidio ebreo. Perché mi ha fatta rabbrividire e fatto venir voglia di saperne di più, documentarmi…
E infine, lo consiglio perché è un libro che deve essere letto e basta.
Nella grande piana ai piedi dei primi contrafforti del Tauro, confluiscono stremati i resti delle carovane. Di quanti, di quante biancheggiano ormai le ossa sui sentieri, quanti gonfi cadaveri sono trasportati dall’Eufrate; quanti bambini, quante ragazze sono scomparsi. Il gruppetto dei superstiti della piccola città si attenda penosamente sotto due alberi scarni, mentre un falco alto gira nel cielo limpidissimo. È luglio, chissà. Nessuno tiene più il conto dei giorni.
La Masseria delle Allodole ha un seguito. Ve ne parlo nel post La strada di Smirne – Antonia Arslan – Recensione
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Non conoscevo questa scrittrice. La trama mi sembra davvero molto interessante. Ero alla ricerca di un nuovo libro da leggere.
Mi fa molto piacere, buona lettura!
Conoscevo l’autrice ma non ho mai letto niente di suo. La storia, per quanto immagino drammatica, sembra davvero molto interessante. Me lo segno questo libro!
Nonostante la storia drammatica, come dici tu, il libro è estremamente interessante. Sono contenta di averti dato un’ispirazione!
Non conosco questa scrittrice, ma il titolo di questo libro non mi è affatto nuovo – devo aver letto o sentito qualcosa a riguardo. Grazie per averne parlato e averlo consigliato. Mi interessa molto la trama, seppur triste, quindi lo metto in lista… molto probabilmente sarà uno dei miei prossimi acquisti.