Camminata notturna per vedere l’alba dall’Adam’s Peak
L’Adam’s Peak (2.243 m) non è il monte più alto dello Sri Lanka, ma è certamente il più conosciuto. Ci si riferisce a questa come la montagna sacra dello Sri Lanka: sulla cima del monte si trova un piccolo monastero con al suo interno un’impronta di piede. Per i buddisti si tratta di quella di Buddha, per gli induisti è quella di Shiva, mentre cristiani e musulmani la considerano quella di Adamo. È per questo motivo che la montagna in inglese e italiano prende il nome di Picco di Adamo. Il nome in sanscrito è Sri Pada e significa “piede sacro”.
La camminata per raggiungere la cima dell’Adam’s Peak è in realtà un pellegrinaggio che i fedeli intraprendono solitamente tra dicembre e maggio. Il pellegrinaggio viene tradizionalmente intrapreso di notte, per il semplice motivo che il calore del sole renderebbe l’ascesa ancora più faticosa di quello che già è.
L’Adam’s Peak è una tappa da inserire assolutamente in un viaggio in Sri Lanka. In questo post vi racconto la mia esperienza e spero di darvi informazioni utili sulla camminata notturna per vedere l’alba dall’Adam’s Peak.
Dove alloggiare per la camminata notturna dell’Adam’s Peak
Il punto di partenza della camminata è il paese di Nallathanniya, quindi vi consiglio di prendere una camera nei paraggi. Io ho alloggiato al Punsisi Resort. Mi sono trovata molto bene, le camere sono enormi e si ha una vista stupenda dei dintorni. È stato molto comodo pernottare qui data la vicinanza dell’hotel all’inizio del sentiero. Unico contro (ironico): le camere si raggiungono tramite delle ripide scale. Arrivarci dopo la camminata è stata una vera cattiveria, ma poi ho fatto una delle docce più belle di tutta la mia vita.
Quanto è difficile arrivare in cima all’Adam’s Peak
Il percorso che porta alla cima dell’Adam’s Peak non è un vero e proprio sentiero, ma una strada a fondo asfaltato o di pietra. In realtà la strada è una lunghissima scala con addirittura dei corrimano ai lati del sentiero. Nonostante queste premesse promettenti salire sulla cima dell’Adam’s Peak non è un’impresa da sottovalutare, specialmente per chi non è particolarmente allenato. Ci si trova ad affrontare un dislivello di circa 1.000 metri e più di 5.000 scalini.
La difficoltà di questa camminata sta nel fatto che la salita sarà affrontata quasi esclusivamente con dei gradini di diverse altezze, in costante salita. Superare un gradino alla volta può fare mancare il fiato velocemente: immaginate di salire delle scale per due o tre ore consecutivamente… Non male come esercizio fisico, no? Come se questo non bastasse, i gradini di questa scala sono irregolari e hanno altezze diverse, cosa che costringe a essere costantemente concentrati a dove si mettono i piedi per non inciampare e cadere. La tratta finale, in particolare, è piuttosto ripida, quindi è utile potersi aggrappare a qualcosa. Qui il sentiero è addirittura diviso in due: una “corsia” per chi sale, l’altra per chi scende.
Se preferite essere accompagnati potete prenotare una guida, ad esempio su GetYourGuide:
Quanto dura la camminata per raggiungere la cima dell’Adam’s Peak
Per persone allenate la salita dura dalle 2 alle 3 ore. Se siete poco allenati o volete prendervela comoda potreste metterci anche 4 ore o più. Considerate inoltre che per essere in cima per vedere l’alba dovrete svegliarmi nel cuore della notte, diciamo tra le 2 e le 3, e che quindi potreste non essere sempre al massimo delle vostre forze. Tenete in considerazione questo aspetto.
Per tutto il percorso, a intervalli regolari, sono posizionati dei cartelli numerati. Sono un conto alla rovescia che mostra quanto manca a raggiungere la cima. Purtroppo non ho scoperto l’intervallo che va da un cartello all’altro, ma ho li ho trovati comunque motivanti! I cartelli possono aiutare a regolare il vostro passo. Io a un certo punto mi sono resa conto di essere troppo veloce e che con quel ritmo sarei arrivata con abbastanza anticipo rispetto al sorgere del sole. Anche questo non è il massimo, considerata la temperatura e il vento che si trovano in cima. Ho quindi rallentato per tenermi in movimento e calda il più possibile.
Come attrezzarsi per la camminata notturna sull’Adam’s Peak
Ecco 5 cose da considerare quando ci si prepara per la camminata notturna per vedere l’alba dall’Adam’s Peak.
- Scarpe: Nonostante non sia un vero e proprio trekking, l’ascesa dell’Adam’s Peak non va sottovalutata. A parer mio, la calzatura migliore è una scarpa da trekking bassa. Anche delle scarpe da ginnastica andrebbero bene, ma va considerata la possibilità che piova, e con quelle ci si bagnerebbe subito. Serve quindi una scarpa comoda e minimamente resistente all’acqua. Anche degli scarponi vanno bene ma non sono assolutamente necessari per quel tipo di strada. Possono piuttosto essere utili per ripararvi dalla pioggia.
- Abbigliamento: Se partite di notte, in base alla stagione, può essere fresco. Per la cima dovrete avere con voi vestiti pesanti per ripararvi dall’aria fredda. Ricordatevi quindi di portare una giacca a vento, un paio di pile o maglioni pesanti e uno scaldacollo. In base alla stagione potrebbero essere necessari anche un berretto e dei guanti. Se intraprendere questa camminata durante il giorno, sarà sicuramente molto più caldo e potrete evitare i vestiti pesanti. Salire sarà molto faticoso e suderete parecchio, quindi vestitevi con abbigliamento tecnico.
- Ombrellino: Purtroppo la pioggia è imprevedibile e per sicurezza vi consiglio di portarvi un ombrellino. Una giacca anti-pioggia o un poncho possono essere un’alternativa valida ma fanno sudare parecchio e non impediscono sempre che vi si bagnino gli occhiali, per esempio. Personalmente mi sono trovata bene a camminare con l’ombrello aperto (ha piovuto un po’ poco dopo la partenza). Non essendo un vero e proprio trekking l’ombrello non è particolarmente scomodo secondo me.
- Pila o frontalino: Per chi salirà sull’Adam’s Peak di notte sarà necessaria una pila o un frontalino. Nonostante ci siano delle luci che illuminano la strada e altre persone intorno a voi che avranno delle luci, vi conviene averne una personale. Ho trovato utile illuminare da sola il percorso davanti a me e non preoccuparmi di dover sempre stare vicino a qualcun altro. Ogni tanto infatti ci si ritrova a camminare da soli e per non rischiare di inciampare sui tanti gradini è consigliabile avere una fonte di luce.
- Acqua e snack: La salita è molto ripida e quindi si suda parecchio. Ricordatevi di portare acqua e qualche snack. Dato che però lungo la strada vi imbatterete in banchetti che vendono bibite e cibo non occorre esagerare. Meglio portare una felpa in più e non caricarsi la schiena con troppo peso.
Vedere l’alba dall’Adam’s Peak
Vedere l’alba dalla cima dalla cima dell’Adam’s Peak, la montagna sacra dello Sri Lanka, dopo una camminata notturna è stata un’esperienza meravigliosa e le immagini descrivono meglio delle parole la bellezza di questo evento. Da lassù si è protagonisti del giorno che nasce, prima timido e poi sempre più irruente. Tutto cambia, il paesaggio muta sotto i primi timidi raggi di luce, il cielo assume incredibili sfumature di blu e violetto con striature che vanno da un pallido giallo a un forte arancione. I profili dei rilievi circostanti si fanno sempre più marcati e il paesaggio inizia a delinearsi sotto i propri occhi.
Dopo aver camminato sotto un cielo nero, guardando solo i propri piedi e quelle che sembravano delle interminabili scale, finalmente si scopre in mezzo a quale paesaggio si era immersi. Per me, che ero arrivata a Nallathanniya solo la sera del giorno precedente, è stata una piacevole ed emozionante sorpresa.
Consiglio a tutti di inserire questa tappa nel proprio itinerario di viaggio: La camminata notturna per vedere l’alba dall’Adam’s Peak è stata una delle esperienze più belle che ho fatto durante il mio viaggio di 2 settimane in Sri Lanka.
Vi aspetto nei commenti per domande o impressioni!
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Non appena finisce la pandemia, è una delle esperienze che mi piacerebbe molto fare.