Road trip in Bulgaria – Itinerario di 2 settimane
Non sapevamo cosa aspettarci da un viaggio di due settimane in Bulgaria, un paese a noi completamente sconosciuto, e per questo affascinante. Il nostro itinerario è un misto tra montagne, laghetti e spiagge sabbiose, città multiculturali e paesini tipici, monasteri ortodossi affrescati e rovine romane.
Percorrendo oltre 2.000 km in macchina abbiamo scoperto i paesaggi urbani e naturali di una Bulgaria ancora autentica, già un po’ fuori stagione, e non colpita da un turismo di massa.
I ricordi che ci portiamo a casa sono tanti e semplici. Bocconi di banitsa e baklava, barattolini di miele e bandiere bianche, verdi e rosse dipinte e appese ovunque. Centinaia di gatti randagi, cataste di legna e distributori di caffè ai bordi delle strade. Volti rugosi, pastori e carri trainati dai cavalli. E infine lettere dell’alfabeto cirillico, che già dopo qualche giorno riuscivamo a decifrare, sentendoci come dei bambini che imparano a leggere in prima elementare.
On the road in Bulgaria – Itinerario di due settimane
In questa cartina stilizzata vedete le tappe del nostro road trip. Siamo partiti da Sofia, ci siamo poi dedicati alle montagne nei parchi nazionali di Rila e del Pirin a sud della capitale per poi spostarci verso il centro e raggiungere il Mar Nero. Dopo aver passato qualche giorno sulla costa abbiamo raggiunto il confine con la Romania e siamo poi ritornati verso il centro. Un giro ad anello è un ottimo modo per vedere i principali punti d’interesse della Bulgaria. In alternativa si può optare per un itinerario da Sofia a Varna (o viceversa).
Sofia
La capitale è l’inizio e la fine del nostro itinerario di due settimane in Bulgaria. Una città di contrasti, dove storia e modernità si affiancano. Sofia, il primo impatto con l’alfabeto cirillico e il suo tocco di quasi-oriente ci affascina. A ogni angolo una nuova scoperta: le chiese ortodosse, la moschea, la sinagoga, le rovine romane, il mercato colorato, i tram. E poi lei, l’imponente Cattedrale di Aleksandr Nevskij, in tutte le sue sfaccettature.
Rimaniamo a Sofia due notti e la giriamo in lungo e in largo esclusivamente a piedi, in tutto vi trascorriamo un giorno e mezzo. Un giorno basta se si vogliono vedere le attrazioni principali, ma a seconda degli orari dei voli di arrivo conviene restare una notte in più. La mattina del terzo giorno torniamo in aeroporto per prendere la macchina a noleggio e partire alla volta del nostro road trip bulgaro.
Qui trovate il nostro itinerario di Sofia a piedi di un giorno
Monastero di Rila
Lasciamo Sofia e ci dirigiamo verso uno dei siti più famosi in Bulgaria: il Monastero di Rila. Il monastero si trova a circa 120 km a sud di Sofia, immerso tra le montagne di Rila. Fondato nel X secolo, prende il nome del suo fondatore, l’eremita Ivan di Rila.
Questo monastero ortodosso è il più grande del paese e una tappa obbligatoria durante un viaggio in Bulgaria. Essendo il primo monastero che visitiamo, rimaniamo molto affascinati dalla sua architettura e i colori degli affreschi, che ricoprono completamente l’interno della chiesa.
Sette Laghi di Rila
La nostra prossima tappa è sicuramente una delle mie preferite durante tutto l’itinerario in Bulgaria: il trekking per vedere i Sette Laghi di Rila, nel Parco nazionale di Rila.
Questi laghetti glaciali attirano un sacco di turisti per la loro bellezza. Incastonati come gemme sulla montagna, visti dall’alto sono un vero spettacolo. Sono raggiungibili anche in seggiovia ma noi preferiamo un giro ad anello più lungo, durante il quale raggiungiamo una cima di 2.700 m, per poi scendere di quota e goderci la prima vista dei laghi dall’alto.
Ecco la descrizione del nostro trekking: Trekking panoramico ai Sette Laghi di Rila (senza seggiovia)
Parco nazionale del Pirin
Il Parco nazionale del Pirin comprende la maggior parte della catena montuosa del Pirin, con picchi che vanno da 1.000 fino a 2.914 metri di altezza. Il parco fa parte dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 1983. Bansko è la porta al Parco nazionale del Pirin, e la scegliamo come base per andare in montagna. A causa del tempo meteorologico sfavorevole, dobbiamo rinunciare a una delle due camminate. Al suo posto visitiamo il centro di Bansko e il santuario degli orsi danzanti di Belitsa.
In questo parco sono ospitati orsi che prima erano attrazioni da circo o nei ristoranti. Il giorno seguente il tempo è dalla nostra parte e ci permette di fare una fantastica camminata per raggiungere la cima del Monte Vihren (2.914 m), il picco più alto del Pirin e il secondo della Bulgaria. Nonostante il vento molto freddo trovato sulla cima, il paesaggio mozzafiato ripaga tutti i nostri sforzi e sofferenze.
Per saperne di più: Trekking sulla seconda cima della Bulgaria – Monte Vihren (2.914 m)
Lasciamo Bansko attraverso valli e monti ricoperti di boschi. La strada serpeggia nel fondovalle superando diversi paesi, ognuno con la sua moschea e/o chiesa. Scendendo sempre più a valle, inizia a diventare più caldo. Dopo un ultimo tratto di autostrada arriviamo alla nostra prossima tappa.
Plovdiv
Plovdiv è la seconda città della Bulgaria, ed è caratterizzata da una bel centro storico, con molte vecchie case in stile risorgimentale bulgaro dai bellissimi colori, e da delle rovine romane. In particolare è famoso il suo ben conservato anfiteatro in marmo bianco.
A poca distanza, il centro moderno della città ha un atmosfera allegra e rilassante, con gente che passeggia nell’area pedonale o beve qualcosa a uno dei tanti locali. La cosa che più ci piace di Plovdiv è il contrasto tra antichità e modernità, che rendono la visita particolarmente interessante.
Leggete anche Visitare Plovdiv in un giorno
Fortezza di Asen e Monastero di Bačkovo
Due attrazioni delle vicinanze di Plovdiv sono la Fortezza di Asen (che vedete nella prima foto di questo articolo) e il magnifico Monastero di Bačkovo.
La fortezza porta il nome di un re di Bulgaria, Ivan Asen II, che riuscì a conquistarla nel 1230. Si può salire sul colle del forte e visitare la rovina della chiesa, risalente al XIII secolo. Da qui si ha un bel panorama sulla valle e il paesaggio circostante.
Il Monastero di Bačkovo si trova qualche chilometro dopo la fortezza ed è il secondo più grande della Bulgaria dopo quello di Rila. Merita assolutamente di essere visitato per gli opulenti affreschi che adornano la sua chiesa.
In questo articolo vi parlo di Tre monasteri ortodossi da visitare in Bulgaria
Da qui ci spostiamo verso il Mar Nero. L’autostrada corre per 250 km tra i campi, in lontananza si vedono sempre monti.
Mar Nero
Arriva il momento di percorrere la costa bulgara del Mar Nero. Qui passiamo qualche giorno e spostandoci da sud a nord facciamo alcune tappe e andiamo in spiaggia, anche se ormai non fa più così caldo e il vento è piuttosto freddo.
Visitiamo Sozopol, con i suoi vicoli lastricati, le tipiche casette di legno bulgare e le gallerie di arte. Incantevole è il centro di Nessebar, patrimonio dell’UNESCO grazie alle numerose chiese e le testimonianze architettoniche che contiene. Varna è la terza città della Bulgaria famosa per le sue spiaggione e i tanti resort, ma noi preferiamo passeggiare nel centro moderno e ben tenuto. A Balchik ammiriamo il giardino botanico, i fiori colorati e il palazzo della regina Maria. Prima di tornare verso l’interno del paese ci rechiamo a Capo Kaliakra, che ci stupisce con le sue scogliere che si stagliano contro il mare per 70 m di altezza.
In questo articolo trovate Cosa visitare sul Mar Nero in Bulgaria – 4 tappe da non perdere
Ruse
Direttamente al confine con la Romania, sulle sponde del Danubio, si trova Ruse. Ruse viene chiamata la “Piccola Vienna” della Bulgaria per la sua architettura del XIX e XX secolo ispirata allo stile barocco e rococò.
Anche se ci sono effettivamente degli edifici interessanti, questi sono decisamente maltenuti e danno alla città un tocco di decadenza — purtroppo spiacevole. Anche a causa del tempo grigio e un po’ triste, la città non ci entusiasma.
Chiese rupestri di Ivanovo e Monastero di Basarbovo
Lungo il tragitto per tornare nel centro del paese ci fermiamo a visitare delle chiese e un monastero rupestre. Il primo è il Monastero di Basarbovo (Sveti Dimitar Basarabovski), l’unico monastero rupestre a essere ancora abitato in Bulgaria.
Le seconde sono le chiese rupestri di Ivanovo, un complesso di chiese e monasteri scavati nella roccia. Al loro interno si possono ammirare degli affreschi medievali. La parte visitabile è piccola ma è comunque una preziosa testimonianza di come i monaci fossero riusciti a insediarsi tra le pareti di dura roccia e creare, vicino al villaggio di Ivanovo, circa 40 chiese e 300 abitazioni, il tutto scavato nella roccia. Non per niente le chiese fanno parte dei beni protetti dall’UNESCO dal 1979.
Veliko Tarnovo
Veliko Tarnovo è stata la capitale del Secondo Impero bulgaro, dalla fine del XII secolo fino alla fine del XIV secolo. La città si trova in una valle attraversata da un fiume e ha una geografia che la rende molto interessante e movimenta il paesaggio.
La città vecchia sorge in tre colli ed è un saliscendi di stradine e bellissime case che avrei fotografato all’infinito. Alcune case sono oggi dei musei. A Veliko Tarnovo si trova la fortezza medievale Tsarevets, che ospitava i palazzi reali durante il Secondo Impero bulgaro. Giriamo tra le mura della fortezza e in città a piedi, assaporando i colori caldi di una giornata d’inizio autunno.
Spostandoci verso la nostra prossima tappa, ci fermiamo al passo di Šipka (1.150 m). Qui si trova un monumento commemorativo di quattro battaglie avvenute durante la guerra russo-turca del 1877 e 1878. La torre è alta 31,5 metri e contiene un museo suddiviso nei vari piani con molte fotografie e informazioni su queste battaglie. Dalla cima si ha una bellissima vista sul passo e le montagne circostanti.
A qualche chilometro dal passo si trova un altro monumento, alquanto più strano: il Buzludzha. L’edificio fu costruito per celebrare il comunismo in Bulgaria e dopo l’inaugurazione, avvenuta nel 1981, venne usato per raduni ed eventi ufficiali. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica fu chiuso e oggi è abbandonato e ricoperto da graffiti, oltre a essere sbarrato per impedire incidenti causati dalle rovine pericolanti.
Koprivshtitsa
La piccola e colorata Koprivshtitsa è l’ultima tappa del nostro itinerario on the road in Bulgaria. Incastonate in una valle, tante casette colorate e strade lastricate ci attendono. La cittadina ha mantenuto l’aspetto autentico in stile risorgimentale bulgaro.
I molti edifici e gli elementi architettonici sono la cosa più bella da osservare passeggiando, svoltando gli angoli e provando a sbirciare all’interno dei cortili rigorosamente recintati da muretti in pietra e alti cancelli di legno. Sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo.
Da Koprivshtitsa solo un’ora abbondante di macchina ci separa dall’aeroporto di Sofia, dove chiudiamo il nostro anello e riprendiamo l’aereo per tornare a casa.
Bulgaria on the road – Cose da sapere viaggiando in macchina
Il nostro viaggio è stato un on the road e per questo ecco un paio d’informazioni utili se anche voi viaggerete in macchina in Bulgaria.
Noi abbiamo noleggiato la macchina da Top Rent a Car, la compagnia di noleggio nazionale, infatti tutto il paese è tappezzato dai loro volantini! I prezzi sono bassi e le recensioni molto positive. Noi non abbiamo avuto problemi di nessun tipo e ci siamo trovati bene. Abbiamo noleggiato una macchina della categoria base, che basta tranquillamente per un tipo di vacanza di questo tipo ed è utile quando si deve guidare nei paesini dalle strade più strette.
Le strade in Bulgaria non sono il massimo. Quelle secondarie hanno spesso delle buche o tratti manomessi, comunque nulla di così grave da rallentare notevolmente il viaggio. L’importante è esserne consapevoli e tenere gli occhi aperti, perché a volte il fondo stradale peggiora di colpo. Le autostrade invece sono perfette e molto scorrevoli. In generale, non abbiamo mai avuto problemi di traffico.
Secondo la nostra esperienza i limiti di velocità vengono rispettati. Nei centri abitati il limite è di 50 km/h, nelle strade extraurbane è di 90 km/h, mentre nelle autostrade è di 140 km/h. Vedendo che tutti si attengono ai limiti, la cosa ci fa supporre che ci siano parecchi controlli, quindi sotto questo punto di vista la guida è sempre stata sicura.
Le autostrade non hanno caselli e funzionano tramite vignette elettroniche acquistabili online. Top Rent A Car include la vignetta nel prezzo finale, il che è decisamente vantaggioso e per questo motivo non abbiamo esperienza in merito.
Questo viaggio on the road in Bulgaria, nato un po’ per caso, ci ha fatto conoscere un paese ancora poco conosciuto e ancora libero da un turismo di massa. L’itinerario è molto vario e ha reso il viaggio ancora più interessante e indimenticabile.
Cosa e pensate del nostro itinerario di due settimane in Bulgaria? Lasciatemi un commento e ditemi se visitereste questo paese, cosa che più vi ha colpito e ispira.
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I 7 laghi di Rila mi ispirano parecchio!! Un on the road è assolutamente fattibile in Bulgaria, dunque perché no!! Abbiamo davanti una grande stagione, speriamo di poter viaggiare liberamente e speriamo di riuscire ad organizzare questo viaggio. Grazie dell’idea!!
Questo articolo è molto interessante e ben scritto; nel mio caso, poi, casca a fagiolo, visto che mi piacerebbe molto visitare la Bulgaria. Mi segno senza dubbio il tuo articolo, prima o poi mi tornerà utile!
Bell’articolo, facile e veloce, curato e condito da foto molto belle.
Brava Maria.
La Bulgaria: un bella scoperta grazie a voi.
Buon viaggio!
Salve, in che periodo e’ stato fatto il viaggio in Bulgaria?
Ciao Maria, ci siamo stati le ultime due settimane di settembre.