Perché andare in Lesotho – Visitare il “Kingdom in the Sky”

Perché andare in Lesotho – Visitare il “Kingdom in the Sky”

Come accennato nel post precedente, alcuni mi hanno chiesto perché abbia scelto di andare in Lesotho. Questo post è un tentativo di rispondere a questa domanda, prima di mostrarvi l’itinerario del mio road trip. Ho avuto un’esperienza molto positiva in Lesotho. Nel nostro itinerario di sei giorni ho visto posti incredibili e stili di vita per noi inconcepibili.

Il Lesotho mi ha affascinata fin dall’inizio della mia permanenza in Sudafrica, a Durban. Non molti lo conoscono o lo considerano come una meta per un viaggio (nemmeno io lo avevo notato prima di venire a vivere qua). Ha un’area di 30.400 chilometri quadrati, circa due milioni di abitanti ed è un’enclave del Sudafrica.

Viene chiamato “Kingdom in the Sky” perché è l’unico paese al mondo a trovarsi completamente sopra i 1.000 m di altitudine. Il suo punto più basso è addirittura a 1.400 m s.l.m. e le cime più alte superano i 3.000 m.

Blue Mountain Pass Lesotho
Il Blue Mountain Pass a 2.633 m.

Perché andare in Lesotho

Perché mai fare chilometri e chilometri in macchina per andare in Lesotho? Questo paese è piuttosto isolato e diverso dal suo vicino Sudafrica. I bellissimi paesaggi e la diversità nella lingua e nei costumi sono già un ottimo motivo per inoltrarsi tra i suoi passi montagnosi. La capitale Maseru è vicinissima al confine ovest con il Sudafrica ed è l’unica città più urbanizzata, dove dalle campagne molte persone hanno cercato fortuna e lavoro. Si nota un’enorme differenza tra la capitale, le cittadine più popolate e i villaggi più sperduti.

Mentre guidavamo in questa terra a un passo dal cielo e sospesa nel tempo, tra distese verdi e gialle e montagne, incrociamo i Basotho: Così si chiamano gli abitanti del Lesotho. Uomini avvolti in pesanti coperte e con i tipici berretti che lasciano scoperti solo gli occhi, naso e bocca, o degli improbabili copricapo e stivaloni di gomma. A cavallo, in groppa di un asino, solitari o in piccoli gruppi, a piedi, a capo di un gregge di pecore. Con i loro sguardi indecifrabili e ogni tanto un cenno con la mano ci hanno accompagnato lungo il nostro road trip. Loro sono stata la cosa che mi ha forse affascinata di più.

Uno dei momenti più emozionanti del viaggio è stato incontrare il primo uomo a cavallo avvolto in una coperta. Ha cavalcato verso di noi nel verde dell’erba, e mi ha permesso di fotografarlo con un sorriso incoraggiante.

Trovi altre informazioni sul post Lesotho – Cose utili da sapere prima di partire

È stato passeggiando nelle alture di Semonkong (la nostra prima fermata) che mi sono resa conto di essere davvero nel Kingdom in the Sky, mentre ammiravo il verde dei prati in netto contrasto con l’azzurro del cielo, che mi ha trasmesso la sensazione di trovarmi a un passo dal cielo. Il paesaggio è brullo, nonostante si tratti di un grande altopiano. Dei fiumiciattoli lo rigano o scorrono nel fondo di crepacci che ricordano un canyon. Non ci sono tanti alberi e spesso da qualche parte in lontananza si alza un fumo grigio, cosa staranno bruciando?

Proseguendo verso nord incontriamo tanti campi di granoturco e fieno messo a seccare nel modo più bello che abbia mai visto. Abituata a vedere le balle di fieno, sono rimasta meravigliata di fronte a dei cumuli a forma di triangolo, delle piccole montagnole o cappellini di paglia. Il cappello di paglia a punta è infatti simbolo del Lesotho e lo ritrovate anche nella sua bandiera.

Paesaggio Lesotho

Ora che avete letto le mie fresche impressioni sul Lesotho potete forse immaginare meglio questo paese ad alta quota. Spero anche di avervi dato qualche motivo per intraprendere un viaggio nella bellissima enclave del Sudafrica. Nel prossimo post vi mostro l’itinerario in Lesotho che abbiamo percorso con una breve descrizione dei posti e delle cose da vedere.


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Perché andare in Lesotho - The Kingdom in the Sky

22 thoughts on “Perché andare in Lesotho – Visitare il “Kingdom in the Sky””

  • Brava Maria, bellissime foto e bei posti.

    Forse il migliore articolo che hai fatto.

    Ottimo, non vedo l’ora di leggere il seguito.

  • Bellissime foto, Maria!
    Mi hai fatto sognare.
    I cappelli di paglia…il sorriso incorniciato, i fiumi che rigano gli altipiani….davvero un bel post!

  • Ammetto la mia completa ignoranza dichiarando che non ne avevo mai sentito parlare e non lo conoscevo ma il tuo articolo mi ha fatto venire voglia di scoprire di più. Le foto sono bellissime!
    Bellissimo articolo!

  • Non ho pensato di inserirlo come tappa nel mio viaggio in Sudafrica, anni fa. Non avrei comunque avuto tempo a sufficienza.. sono curiosa di leggerne di più!

  • Che meraviglia, non ci sono mai stata ma ho letto alcuni post in inglese di alcuni blogger che l’hanno inserito come tappa durante un viaggio in Sudafrica. Deve essere davvero un luogo un po’ sospeso nel tempo, bellissime le foto!

    • Ciao Giulia! Il Lesotho è una perla nascosta. Vale assolutamente la pena di inserirlo come tappa in un viaggio in Sudafrica. Essendo un enclave, quasi non si può fare altrimenti se lo si vuole visitare… Per questo credo sia importante dedicare molto tempo per un viaggio in Sudafrica (non dimentichiamoci dello Swaziland) 🙂

  • Un Paese per me assolutamente sconosciuto, è stato veramente interessante leggere qualcosa a riguardo! Visto l’altitudine minima non avrebbero potuto dargli un soprannome più azzeccato!

  • Questo tuo articolo mi ha incuriosita un sacco e dalle foto che hai messo sembra davvero un luogo unico….nell’immaginario comune quando si pensa ad un paesaggio africano le prime cose che di solito vengono in mente sono i deserti o le savane ed è straordinario invece vedere qualcosa come quello che hai descritto! Lo terrò sicuramente in considerazione quando andrò in Sudafrica!

    • Concordo 🙂 Se vai in Sudafrica prova a tutti i costi a ritagliarti un po’ di tempo per il Lesotho, sono sicura che non ne resterai delusa 🙂

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