Visitare Khiva in 2 giorni

Khiva è un’antica città-oasi che sorge nel cuore del deserto del Kyzyl Kum, lungo le rive polverose dell’Amu Darya. Fondata già nel IV secolo a.C., è stata più volte conquistata, rasa al suolo e ricostruita, sopravvivendo persino al passaggio di Gengis Khan nel 1220. Insieme a Bukhara, Khiva era una delle grandi protagoniste della via della seta. Nel 1872 fu conquistata dai russi e da allora il suo destino seguì quello dell’Impero e dell’Unione Sovietica.
Oggi resta un luogo sospeso nel tempo. La cittadella di Khiva è uno dei posti più incredibili dove siamo mai stati. Racchiusa tra le mura medievali, è un vero e proprio museo a cielo aperto e un labirinto di palazzi, madrase, minareti, caravanserragli e moschee. Percorrerla a piedi è come fare un viaggio indietro nel tempo e più la si esplora più ci si meraviglia di tanta bellezza. Se state pianificando un viaggio in Uzbekistan, una visita è d’obbligo.
Come raggiungere Khiva
Khiva è una città in mezzo a un deserto, e per questo distante un po’ da tutto. In base a dove vi trovate e come avete strutturato il vostro itinerario, potete scegliere di arrivarci in treno, aereo o auto.
Noi abbiamo scelto di viaggiare in treno notturno sia per arrivarci da Bukhara (sette ore di treno), che per tornare a Tashkent (14 ore e mezza di treno). Per noi il viaggio in treno è stato perfetto ed è una bella esperienza che ricorderemo.
In alternativa potete scegliere di volare. L’aeroporto più vicino è quello di Urgench, che dista circa 40 km da Khiva. Anche se l’aereo può sembrare più veloce, nel nostro caso gli orari non erano molto comodi.
Infine, si può decidere di usufruire di un autista privato che vi può portare da Bukhara a Khiva in auto.
Cosa vedere a Khiva in 2 giorni
Khiva è famosa per la sua città vecchia — la Ichon Qala — forse il posto che più ci ha affascinati durante il nostro viaggio in Uzbekistan. Racchiusa tra le mura medievali, è un vero e proprio museo a cielo aperto e un labirinto di palazzi, madrase, minareti, caravanserragli e moschee. Percorrerla a piedi è come fare un viaggio indietro nel tempo e più la si esplora più ci si meraviglia di tanta bellezza. La Ichon Qala è stato il primo sito in Uzbekistan a diventare, nel 1990, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Il nostro consiglio è di scoprirla passo dopo passo, magari proprio senza meta, ma di lasciarsi guidare dalla curiosità. Ecco comunque alcune tappe imperdibili quando si visita Khiva.
Minareti
Nel centro di Khiva si trovano ancora 14 minareti. Il più famoso, e uno dei simboli della città, è il minareto Kalta Minor. Secondo la leggenda, quando venne commissionato, il khan voleva che diventasse alto almeno 70 metri, in modo da poterlo vedere fino da Bukhara. Alla morte del khan, i lavori vennero interrotti. Anche se è rimasto incompiuto, è impossibile non ammirare il suo scintillante color turchese.
Altri due minareti degni di nota sono il minareto Islam Khoja e il minareto Juma. Il primo è alto quasi 57 metri ed è decorato con bellissime strisce dai motivi geometrici, mentre il secondo invece presenta delle più sobrie strisce turchesi.


Moschee
Una volta c’erano quasi 100 moschee a Khiva, fatto che sottolinea l’importanza religiosa di questo centro. Costruite di mattoni di fango, non sopravvivevano a lungo alle intemperie, quindi venivano spesso abbattute e ricostruite.
La moschea più antica è la moschea Juma, che ha le sue origini nel X secolo. Si distingue per le oltre 218 colonne di legno che sorreggono il suo tetto. I pilastri sono scolpiti a mano e, anche se a prima vista sembrano uguali, in realtà ognuno è unico per dimensioni, forma e motivo. Anche i blocchi di pietra che li sostengono variano in base alla lunghezza della colonna.
Madrase
All’inizio del XX secolo c’erano 65 madrase a Khiva, 54 delle quali all’interno delle mura cittadine. La città era un focolaio di istruzione religiosa e di dibattito religioso, e i suoi residenti più ricchi cercavano di superarsi a vicenda costruendo madrase più grandi, più ricche e più elaborate. Molte madrase ospitano al loro interno dei centri di artigianato locale e vi troverete molte bancarelle.


Mausoleo di Pahlavon Mahmud
Uno dei luoghi più suggestivi della cittadella. Il mausoleo di Pahlavon Mahmud colpisce per il suo cortile elegante, i mosaici turchesi e il silenzio che lo avvolge. Pahlavon Mahmud era poeta, filosofo e lottatore, ed è oggi il santo patrono di Khiva. Morì nel 1326, ma l’edificio attuale fu ricostruito nel XIX secolo e nel 1913 divenne anche il mausoleo della famiglia reale.
La sala principale, decorata in stile persiano sotto una cupola blu intenso, custodisce la tomba di Mohammed Rakhim Khan. A sinistra si trova invece quella di Pahlavon Mahmud, con splendide piastrelle su pareti e sarcofago. Altre tombe reali si trovano più in disparte, fuori dal cortile, senza indicazioni ma ancora visibili.
Palazzo Tash Khauli
Costruito nel 1830 e con oltre 160 stanze, è una delle cose da non perdere a Khiva. Il cuore è l’harem, decorato con splendide piastrelle blu e bianche e soffitti dai motivi psichedelici, dove vivevano mogli e concubine del khan. Dal cortile privato si passa all’Ishrat Khauli, la corte pubblica, e poi all’Arz Khana, il tribunale in cui il sovrano amministrava la giustizia. Oggi il palazzo custodisce ancora la carrozza dell’emiro, realizzata a San Pietroburgo e arrivata qui nel 1876.


Mura medievali
Passeggiare sulle mura della cittadella è d’obbligo. Le mura dell’Itchan Kala raggiungono i dieci metri di altezza e otto in spessore. Non è possibile fare il giro completo delle mura, ma dalla porta nord si possono raggiungere le porte est e ovest. Dall’alto delle mura si ha una vista incantevole sui suoi edifici e sulla cittadella.
Artigianato locale
Un’altra cosa che renderà la visita di Khiva più interessante è il suo artigianato locale. È possibile sbirciare all’interno di qualche bottega e vedere gli artigiani all’opera. Abbiamo trovato incredibili i precisi intagli nelle colonne di legno e i meticolosi intrecci colorati dei tappeti fatti a mano.


Visita guidata a Khiva
Se vi interessa visitare la città con una guida, potete prenotare una visita a piedi della città di Khiva sul portale GetYourGuide. Con uno di questi tour potrete scoprire le più importanti attrazioni di Khiva accompagnati da una guida.
Visitare le fortezze dell’antico Khorezm
Da Khiva si può fare una gita in giornata per esplorare le 50 fortezze (Elliq Qala, in uzbeko) sparse nel deserto dell’antico Khorezm. Il percorso attraversa Urgench e il fiume Amu Darya, entrando nella regione autonoma del Karakalpakstan.
Noi abbiamo optato per un tour breve, che dura circa cinque o sei ore e include la visita a tre fortezze:
- Ayaz Qala. Il più iconico tra i siti del Khorezm, Ayaz Qala è un complesso di tre fortificazioni risalenti tra il VII e il IV secolo a.C., costruite per difendersi dai nomadi. La principale si erge su una collina con vista panoramica sul deserto, mentre più in basso si trovano le rovine di un secondo forte e di un antico insediamento. Le mura in terra cruda e la posizione isolata rendono l’esperienza particolarmente suggestiva.
- Toprak Qala. Fondata nel I secolo a.C., Toprak Qala era una cittadella fortificata che ospitava circa 2.500 abitanti ed era anche un centro religioso e amministrativo. Sono ancora visibili le strutture del palazzo reale, templi e abitazioni. Il sito è aperto e visitabile, permettendo di camminare tra le antiche strade della città.
- Kizil Qala. La “Fortezza Rossa”, costruita nel I-II secolo d.C., è in parte restaurata, offrendo un’idea concreta dell’aspetto originario di questa fortezza del Khorezm. Le sue mura rettangolari con torri agli angoli erano parte di un sistema difensivo strategico nel cuore del deserto.



Numerose agenzie locali propongono tour organizzati, ma in alternativa potete chiedere direttamente al vostro alloggio. Tanti hotel fanno da intermediari e possono prenotare per voi. Ci sono pacchetti che variano in durata e numero di fortezze da visitare, permettendovi di scegliere in base al vostro interesse, tempo ed esigenze.
Dove dormire a Khiva
A Khiva prenotiamo al New Star Boutique Hotel, una madrasa ristrutturata appena al di fuori della città vecchia, dove si può pernottare nelle celle degli studenti e salire nel minareto per ammirare Khiva dall’alto.