Visitare Bukhara in 2 giorni
Bukhara, con le sue cupole turchesi e i numerosi edifici storici, è sicuramente una tappa affascinante e obbligatoria in qualsiasi itinerario di viaggio in Uzbekistan.
Grazie alla sua posizione strategica sulla via della seta, Bukhara fu per secoli un importante centro mercantile, religioso e culturale. È quasi incredibile la quantità di madrase e moschee che vi si possono ammirare, e i colori dei tappeti, le ceramiche e gli altri prodotti di artigianato esposti lungo le sue strade.
Bukhara è stata la terza città che abbiamo visitato durante il nostro viaggio di due settimane. Abbiamo apprezzato la sua dimensione ridotta rispetto alle tappe precedenti, Tashkent e Samarcanda, che la rendono perfetta per essere visitata a piedi.
Come raggiungere Bukhara
Che voi veniate da Samarcanda o da Khiva, Bukhara è facilmente raggiungibile in treno. Da Samarcanda ci vogliono circa due ore e mezza, mentre da Khiva è meglio optare per un treno notturno, dato che il viaggio dura fino a sette ore.
La stazione di Bukhara è stata costruita dai russi poco dopo la conquista dell’emirato di Bukhara, e quindi venne costruita fuori città per non inimicarsi la popolazione locale. Si trova a circa 10 chilometri dal centro.
Questo significa che, una volta arrivati, è necessario prendere un taxi o utilizzare un autobus locale. Noi abbiamo scelto di prendere l’autobus, che è molto economico ma ci mette quasi un’ora. Se siete di fretta, scegliete un taxi. Se però, come noi, avete tempo a disposizione, provate l’autobus per vivere una vera esperienza uzbeka.
Cosa vedere a Bukhara in 2 giorni
Il centro di Bukhara ha mantenuto il suo aspetto medievale. Con i suoi oltre duemila anni di storia è una delle città islamiche meglio conservate dell’Asia centrale. Camminando tra moschee, madrase e caravanserragli, è facile immaginarsi come Bukhara doveva apparire quando era una delle più fiorenti città della via della seta. Non per niente il suo centro è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
La città vecchia è ancora dedicata al commercio e vi si trovano negozi e bancherelle che espongono la propria mercanzia e i prodotti di artigianato locale in un’esplosione di colori. Il fascino di Bukhara è nei suoi caravanserragli, e questi sono anche ciò che la differenziano dalle altre città che abbiamo visitato.
Il nostro alloggio si trovava nelle vicinanze della piazza Lyab-i Hauz, zona piena di vita con diversi ristoranti e colorati negozietti di souvenir artigianali, molti dei quali si trovano nei cortili interni delle case.
La piazza è caratterizzata dalla presenza di uno degli ultimi howz della città. Gli howz erano delle vasche che venivano utilizzate come fonti d’acqua. Essendo però poco igieniche, favorivano la diffusione di malattie. La maggior parte di esse venne interrato nel periodo sovietico.
A circondare la vasca si trovano degli alberi di gelso e diversi edifici storici. Sul lato nord vediamo la madrasa Kukeldash, la più grande della città. La sua facciata è ornata da un bellissimo mosaico, particolare perché rappresentante dei pavoni. Al suo interno si trova artigianato locale e un piccolo museo. Si possono anche visitare le celle degli studenti (ve ne erano ben 160!). Sull’altro lato della vasca si trovano una moschea e un khanqah, un edificio che veniva usato per ospitare le confraternite sufi.
Prima di incamminarci verso il centro, facciamo due passi nella parte est del centro, meno turistica e interessante proprio per quello. Ci perdiamo tra le strette stradine e le sue case dai muri ricoperti di fango e paglia essiccati.
A circa un quarto d’ora a piedi c’è il piccolo complesso Chor Minor, che letteralmente significa “quattro minareti”. Anche se il nome sembra appropriato, in realtà le torri non sono state costruite per essere dei minareti. L’edificio è particolare per la sua forma ed è l’unico nel suo genere in Uzbekistan. Sembra che sia ispirato alla moschea di Hyderabad, in India. È possibile entrare e salire sul tetto, per osservare le cupole e le stanze interne da vicino.
Spostandosi verso il centro storico pedonale si trova un’area archeologica con delle rovine. Lì vicino si può ammirare la piccola moschea Maghoki-Attar, la più antica dell’Asia centrale, eretta nel IX secolo su un sito di un precedente tempio zoroastriano.
Basta svoltare l’angolo e a neanche 300 metri si trova il più sconosciuto e tranquillo complesso Khoja Gaukushan. Anche in questa piazza si trova un howz, una moschea, un canale e un minareto. Ci è piaciuta soprattutto nell’atmosfera serale e ce la siamo goduti gustando un buon tè uzbeko.
Già che ci siete, visitate anche la piccola galleria fotografica che dà su questa piazza.
Il complesso Po-i-Kalyan è uno dei posti più belli della città. Questo complesso è composto dall’imponente minareto Kalyan, la moschea Kalyan e la madrasa Mir-i Arab. Al centro delle tre strutture c’è la piazza più turistica della città.
Nel 1220, durante l’assedio di Bukhara da parte di Gengis Khan, il complesso venne distrutto. L’unico edificio a essere risparmiato fu il minareto Kalyan, che aveva impressionato il condottiero già da lontano, grazie ai suoi 46 metri di altezza.
La moschea Kalyan invece è una delle più grandi dell’Asia centrale e può ospitare più di 10.000 fedeli. Ha un cortile spettacolare, circondato da 208 colonne e 288 cupole. Alla fine della piazza si erge una cupola turchese. Sotto di essa si trova un padiglione ottagonale che serve ad amplificare la voce dell’imam durante la preghiera.
Di fronte alla moschea si trova la madrasa Mir-i Arab, ancora attiva e per questo chiusa ai turisti. Al massimo si può entrare nell’atrio e sbirciare nel cortile interno. Da sempre considerata il centro dell’educazione islamica, la madrasa ospita tuttora un centinaio di studenti che vengono qui a studiare per quattro anni.
Sempre nel centro storico andiamo a fotografare altre due madrase. La prima è la madrasa Ulugh Beg, degna di nota perché è la più antica madrasa dell’Asia centrale. Costruita nel 1417 da Ulugh Beg, è l’unico edificio risalente all’epoca timuride di Bukhara.
Di fronte potrete ammirare la particolare facciata della madrasa Abdoullaziz Khan. Le decorazioni esterne sono incompiute perché il suo fondatore venne detronizzato e il progetto non venne terminato. Al suo interno si trovano negozietti di artigianato locale.
Usciamo dal centro e andiamo a visitare l’Ark, la cittadella fortificata che ospitava i palazzi dell’emiro. Risalente al V secolo, l’Ark era sia una struttura militare che una città, dove per secoli vissero le varie dinastie che dominarono l’oasi di Bukhara. Oltre ai loro palazzi, al suo interno si trovano anche moschee e una prigione. Oggi l’Ark è un’attrazione turistica e al suo interno si trovano musei e venditori di artigianato locale. Dalle mura si ha una vista rialzata su Bukhara.
Di fronte ad Ark si trova la moschea Bolo Hauz, un affascinante edificio con una facciata colorata e delle colonne di legno incredibilmente alte.
Concludiamo la nostra visita al Samani Park, a ovest rispetto all’Ark. Qui ci sono tre strutture degne di nota:
- Il mausoleo Chashma Auyb sorge sul punto dove il profeta Giobbe avrebbe creato una fonte di acqua potabile piantando un bastone nel terreno arido, salvando i suoi seguaci dalla sete. Il suo nome significa infatti “Fonte di Giobbe” e il mausoleo contiene un pozzo e il museo sulla fornitura d’acqua di Bukhara.
- Il memoriale dell’Imam Al-Bukhari, un edificio moderno dalla particolare forma a cerchio.
- Il mausoleo di Ismail Samani è il più antico monumento islamico di Bukhara. Con la sua perfetta forma cubica e le perfette simmetriche decorazioni create con mattoni a vista, è affascinante e raffinato. Il mausoleo è anche un importante sito di pellegrinaggio, in quanto contiene la tomba del fondatore della dinastia samanide, Ismail Samani, che dà il nome anche al parco dove ci troviamo.
Nelle vicinanze si trova il Bazar Markazi. Fateci un salto per meravigliarvi ancora una volta del caotico ordine di un mercato centro asiatico e rimediare un altro po’ di spezie, è certamente meno turistico rispetto al mercato visitato a Samarcanda.
Visita guidata a Bukhara
Se vi interessa visitare la città con una guida, potete prenotate una visita a piedi della città di Bukhara sul portale Get Your Guide. Con uno di questi tour potrete scoprire le più importanti attrazioni di Bukhara accompagnati da una guida.
Dove dormire a Bukhara
A Bukhara abbiamo scelto di alloggiare alla Sarrafon Guest House, molto centrale, a due passi dalla piazza Lyab-i Hauz.
Se cercate un alloggio economico ma centrale, questo fa al caso vostro. Le camere danno sul cortile interno di una casa, sono semplici, ma hanno tutto ciò che occorre. La colazione è ottima, abbondante e varia. Il proprietario è simpatico e molto disponibile.
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