Sächsilüüte – La festa primaverile di Zurigo

Sächsilüüte – La festa primaverile di Zurigo

Sächsilüüte, oltre a essere una parola quasi impronunciabile, è la festa più sentita dai zurighesi: una tradizione per celebrare l’inizio della primavera che ha luogo ogni anno a metà o fine aprile.

La storia della festa risale al XVI secolo, quando i membri delle corporazioni zurighesi che formavano il Consiglio, decisero che in estate si sarebbe lavorato un’ora di più rispetto all’inverno. La fine dell’orario di lavoro sarebbe stata annunciata alle sei del pomeriggio dal suono della campana del duomo di Zurigo.

La parola in tedesco svizzero Sächsilüüte (in tedesco standard Sechseläuten) che dà il nome a questa ricorrenza, infatti, significa letteralmente “rintoccare alle sei”: sechs = sei e läuten = suonare.

La festa che ricorda questo evento consiste in una spettacolare sfilata in costumi storici che si conclude con un enorme rogo per dire addio all’inverno…

Vi ho incuriosito? In questo articolo vi racconto ancora di più riguardo Sächsilüüte, la festa primaverile di Zurigo!

La sfilata delle corporazioni

Per la festa di Sächsilüüte, Zurigo si colora di fiori e costumi. Lungo le strade di Zurigo la gente si raduna, pronta ad assistere alla sfilata. In tanti portano dei fiori, alcuni solo un mazzo, altri delle ceste piene! Camminando alla ricerca di un buon posto si è accompagnati dal profumo delle rose e, a tratti, di formaggio fuso o altre prelibatezze vendute ai lati della strada.

Le protagoniste della sfilata sono le corporazioni, ovvero le unioni degli artigiani formatosi in epoca medievale per regolare questioni di stato come salari e prezzi. Dal 1866 sono diventate delle associazioni e al giorno d’oggi si occupano di mantenere vive le proprie tradizioni e i valori.

Ogni corporazione ha i propri costumi e simboli, che orgogliosamente presentano agli spettatori lungo le vie della città. Oggi ne esistono ancora 26 e alla sfilata partecipano 3.500 membri, sia adulti che bambini.

Le corporazioni sfilano nel centro di Zurigo indossando costumi storici, e portando con sé i propri stendardi e degli oggetti tipici che rappresentano la propria arte: sarti, fabbri, panettieri, macellai… Sono presenti anche molti cavalli e addirittura carri, anche questi dedicati a uno specifico lavoro. Il tutto addobbato e con fiori ovunque.

La sfilata inizia alle tre del pomeriggio da Bahnhofstrasse e percorre il centro di Zurigo passando per Bürkliplatz (sul lago, luogo di partenza dei traghetti), per poi tornare indietro, attraversare il Rudolf-Brun-Brücke, percorrere la Limmatquai e conclude a Sechseläutenplatz.

Durante la sfilata il corteo interagisce con il pubblico, offrendogli dolciumi (non è raro che questi vengano lanciati alla folla), fiori, panini e bicchierini di vino. Un carro distribuiva addirittura salsicce. Numerose bande musicali intrattengono tutti con musica tipica e festosa, e anche i membri delle bande sono in sgargianti costumi.

L’atmosfera è molto festosa, ogni tanto alcuni si inchinano leggermente e togliendo il cappello augurano sorridenti: “Frohe Sächsilüüte!

Sfilata in costumi storici alla festa Sächsilüüte, Zurigo

Il rogo del Böögg

Il punto saliente della festa rimane il rogo del Böögg, il pupazzo di neve imbottito alto 3,40 metri che simboleggia l’inverno. Questo termine deriva dalla parola inglese bogey, una creatura spaventosa che punisce i bambini, usata dagli adulti per far comportare bene i più piccoli.

Alle sei in punto, come da tradizione, viene appiccato il fuoco alla pira di legno alta 10 metri sulla quale è posizionato il Böögg. Già un’ora prima la folla si raduna sul luogo del crimine per accaparrarsi un punto di osservazione, e più si avvicina l’ora cruciale, più si fa difficile muoversi. Conviene quindi non arrivare all’ultimo momento.

Mentre brucia, i cavalieri di ogni corporazione cavalcano in cerchio intorno al rogo per tre volte, secondo l’ordine di arrivo. La folla intanto aspetta trepidamente che il fuoco raggiunga il Böögg e lo faccia esplodere. In tutto il pupazzo sono posizionati degli esplosivi, ma quello che conta veramente è la testa!

Tradizione vuole che prima esplode la testa del Böögg, più bella sarà l’estate. Un’esplosione prima del dodicesimo minuto dovrebbe significare un’estate calda e soleggiata, dopo i 15 minuti le previsioni non sono delle più rosee.

Dopo il rogo, le corporazioni vanno a cena nei propri locali e proseguono la festa, mentre le braci vengono usate per fare delle grigliate e inaugurare così l’estate.

Perché vale la pena di partecipare al Sächsilüüte

Il bello di questa festa popolare è la sua autenticità. Non è tanto conosciuta, e quindi ha mantenuto il suo flair locale e non è inondata da turisti.

Essendo che si tiene di lunedì, è difficile capitarci per caso, ma bisogna sapere che c’è. Se avete l’opportunità di programmare un fine settimana prolungato per assistere a questa tradizione tutta zurighese, sicuramente ne vale la pena!

Anche se non ho ancora capito perché venga festeggiato il fatto di dovere lavorare un’ora in più, Sächsilüüte è una festa che merita un visita e sono molto contenta di avervi partecipato! Quest’anno la testa ci ha messo 37 minuti e 59 secondi a esplodere, quindi non mi resta che incrociare le dita e sperare comunque in una estate degna di tale nome!

Frohe Sächsilüüte a tutti.


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Sächsilüüte - La festa primaverile di Zurigo

5 thoughts on “Sächsilüüte – La festa primaverile di Zurigo”

  • Grazie Maria, come sai sono nato a Zurigo 60 anni fa. Ma di certo non ero al corrente di tutti questi dettagli sulla tradizione della Sächsilüte. A partire da oggi posso fare bella figura facendo il sapientone. Meglio tardi che mai!!!
    Grazie mille Dino

  • Spero di poter assistere di persona alla festa che hai descritto, magari venendo a farvi una visitina! Per fortuna non sono superstiziosa, altrimenti sarebbe proprio da deprimersi nell’attesa di un’estate annunciata con uno scoppio tanto ritardato!

  • Brava Maria, bell’articolo.
    Questa festa mi ricorda molto la nostra “Brusa la vecia” che si tiene a metà quaresima, nel nostro caso il pupazzo è una vecchia signora che viene bruciata e prima di moririre sul rogo lascia un testamento nel quale ha qualche parola, di solito irrispettosa, per tutti i cittadini, specie quelli più rappresentativi come il Sindaco, il Parroco ed altri.
    Si tratta evidentemente di feste che hanno radici in riti pagano di passaggi tra l’inverno e la primavera.
    Chissà quante ne esistono al mondo.
    Sarebbe bello scoprirlo.
    Questa comunque per me è già una bella scoperta.
    Grazie.

    Loris

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