Trekking in Austria – Großes Wiesbachhorn
Il Großes Wiesbachhorn (3.564 m) è la seconda montagna più alta del Glocknergruppe. Questo gruppo montuoso austriaco è famoso soprattutto per il Großglockner (3.798 m), la cima più alta dell’Austria e delle Alpi orientali. Il Großes Wiesbachhorn è anche la terza cima dei Tauri occidentali (la seconda è il Großvenediger con i suoi 3.666 m), nonché nona cima austriaca in assoluto.
Abbiamo deciso di tentare questa cima un poco al di sopra del nostro abituale per diversi motivi. Innanzitutto la vicinanza con il rifugio Heinrich-Schwaiger-Haus (2.802 m), che ci ha permesso di pernottare ad alta quota, esperienza che non avevamo mai provato prima. Inoltre, l’ascesa alla cima non è tecnicamente difficile (UIAA I): non passa per ghiacciai e non richiede scalate o attrezzature, anche se si trova abbondante neve anche in estate. È caratterizzata da pendii molto ripidi e scarponi con i ramponi possono tornare utili.
La ricompensa, se avete fortuna di trovare bel tempo, è un paesaggio che si estende dalla Germania all’Italia, punteggiato dalle cime più alte delle Alpi orientali, da ghiacciai, cime e valli a perdita d’occhio. Una cosa che ci ha colpito per tutta la camminata è la natura estrema e selvaggia di questi posti.
Montagne alte 3.500 m si ergono imponenti direttamente dal fondovalle a 1.300 m, creando versanti interminabili, per lo più brulli, e donando al paesaggio un aspetto ostile e facendogli assumere dimensioni titaniche. I ghiacciai, cosa piuttosto rara e di piccola scala nelle Dolomiti, raggiungono qui dimensioni notevoli, fatto sta che ad alte quote si stendono per diversi chilometri, rivaleggiando con i cugini andini ed himalayani.
In questo post trovate informazioni sul trekking e sul rifugio e ovviamente una mappa del percorso per raggiungere la cima del Großes Wiesbachhorn.
Distanze, altitudini e dislivelli
- Distanza totale: 12 km
- Altitudine partenza: 2.030 m
- Altitudine massima: 3.564 m
- Dislivello cumulativo: 1.550 m
Informazioni sul percorso
Dobbiamo ammettere che quello che riportiamo in questo articolo è il percorso classico per scalare il Großes Wiesbachhorn, ed è solo parte della camminata che abbiamo intrapreso. In realtà siamo partiti a piedi dal fondovalle, dal parcheggio poco prima dell’albergo Kesselfall Alpenhaus a 950 m, siccome abbiamo dedicato all’impresa due giorni. Il problema di questa camminata, che in realtà è fattibile, è l’infrastruttura e orografia del posto.
Infatti la valle, dopo una parte molto ripida, è riempita da due laghi artificiali, uno a circa 1.670 m e il successivo a circa 2.030 m. Dalla Kesselfall Alpenhaus partono autobus che portano a una funicolare che sale fino al primo lago. Fino a qui c’è anche in alternativa un bel sentiero che permette di fare questo tratto a piedi. Dalla stazione alta della funicolare partono autobus che portano fino alla diga del secondo lago, dove si trovano un piccolo museo delle dighe e un paio di ristoranti. Da qui parte la variante che proponiamo in questo post.
Data l’orografia del posto, non ci sono dei veri e propri sentieri attorno al primo lago, ma solo una strada con gallerie molto strette e nelle quali c’è il divieto di entrare a piedi (a causa del traffico di autobus). Alcuni tratti di sentiero esposti sul lago aggirano le gallerie, tuttavia quando ci siamo stati noi i sentieri erano chiusi a causa di frane e siamo stati costretti a prendere un autobus per superare le gallerie. Inutile poi dire che, grazie a tutta questa infrastruttura, le dighe pullulano di turisti, e dopo essersi fatti 1.000 m di dislivello a piedi ci si ritrova tra una massa di gente un po’ inaspettata.
Il lago alto è dominato dalla Heinrich-Schwaiger-Haus (2.802 m), un rifugio dove noi abbiamo pernottato. Siccome il percorso che proponiamo fa uso di autobus e funicolare, è percorribile in un giorno senza fermata al rifugio. Nulla vieta tuttavia di fermarsi una notte in rifugio e trasformare anche questa in una gita di due giorni.
Descrizione del percorso
Dal centro turistico del lago alto si percorre la diga, per poi imboccare il sentiero che porta alla Heinrich-Schwaiger-Haus, raggiungibile in circa due ore (più informazioni sul rifugio qui sotto). Il sentiero fino al rifugio non presenta difficoltà, anche se in alcuni luoghi è un poco esposto e presenta poche tracce di vegetazione (portatevi la crema solare!). Dal rifugio, anche piuttosto esposto sopra di un burrone, si gode di un ottimo panorama sui due laghi e sul Kitzsteinhorn (3.203 m).
Dalla Heinrich-Schwaiger-Haus alla cima ci sono circa tre ore di cammino. Il percorso si fa un poco più tecnico, anche perché si trova neve facilmente anche d’estate. Appena sopra al rifugio ci sono delle corde dove si deve scalare e salire sopra una roccia, ma niente di tragico. Segue poi una salita su un versante di forma triangolare ripido ed esposto (visto dal basso sembra quasi verticale). In cima al versante c’è un secondo tratto di corda che permette di salire su una cresta, anche questa piuttosto esposta.
Siamo qui sull’Unterer Fochezkopf già a 3.000 m e i ramponi possono tornare utili: la cresta è piuttosto ripida ed è probabile trovare neve e ghiaccio. Noi siamo comunque riusciti, usando a tratti anche le mani per sicurezza anche senza attrezzatura. Superato un primo “colle” (Oberer Fochezkopf) a 3.160 m, inizia la parte di cresta chiamata in tedesco Kaindlgrat, dove si sta al bordo del ghiacciaio.
Superata questa cresta giunge un secondo “colle” a circa 3.250, che è ai piedi della piramide che ha per cima la croce del Großes Wiesbachhorn ed è cinto a sud da un altro ghiacciaio. Siccome la piramide della cima è molto ripida, consigliamo, invece di prendere il sentiero che sale direttamente dal lato nordovest, di prendere la variante bassa. Questa attraversa dapprima un bordo del ghiacciaio e poi sale dal lato sudovest, che è meno ripido ed esposto. L’ultimo tratto richiederebbe l’utilizzo di ramponi a meno che non siate incoscienti come noi.
Arrivati in cima si gode di un fantastico panorama e si vede, molto prominente, il Großglockner e un poco più in lontananza il Großvenediger. Un occhio attento può scorgere anche il Wildspitze (la seconda cima in Austria).
Il ritorno si svolge a ritroso sullo stesso sentiero.
Mappa del trekking sul Großes Wiesbachhorn
Dormire nella Heinrich-Schwaiger-Haus
La Heinrich-Schwaiger-Haus è un rifugio appartenente al club alpino tedesco, il Deutscher Alpenverein (DAV). Si trova nel Parco Nazionale Alti Tauri, a un’altitudine di 2.802 m. Dal Moserboden, il lago artificiale sottostante citato sopra, la si può raggiungere solo a piedi, e questo la rende una meta per soli camminatori. Il grande vantaggio di pernottare qui è la possibilità di vedere il tramonto e l’alba a quasi 3.000 m di altitudine, uno spettacolo di colori.
Il rifugio ha 72 posti letto, con un paio di camere doppie e camerate. È obbligatorio l’utilizzo di un sacco lenzuolo, che dovrete portare da casa. Le coperte ci sono, quindi un sacco a pelo non è strettamente necessario. I bagni hanno delle docce a gettoni. Si può scegliere se prendere mezza pensione o solo colazione. Vi consiglio di prenotare con un po’ di anticipo, dato che nei fine settimana questa meta alpina è molto gettonata e si rischia di non trovare posto.
Nel sito ufficiale del DAV si trovano informazioni, ma purtroppo solo in tedesco: Pernottare alla Heinrich-Schwaiger-Haus
Il trekking sul Großes Wiesbachhorn è stato fenomenale. Questa cima è alta ma abbastanza accessibile. Inoltre si trova in una parte delle Alpi che presenta paesaggi che possono essere per alcuni un poco insoliti e interessanti.
Fateci sapere in un commento cosa ne pensate di questa camminata, e se avete domande saremo felici di aiutarvi!
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