Trekking sul Monte Cauriol (2.494 m) dalla Valle del Vanoi
Oggi vi porto con me in una camminata in una montagna del Trentino-Alto Adige sulle tracce degli alpini del Battaglione Feltre che vi hanno combattuto durante la Prima Guerra Mondiale: il trekking sul Monte Cauriol.
Il Monte Cauriol (2.494 m) appartiene alla Catena dei Lagorai, nel Trentino orientale tra le Valle di Fiemme a nord, la Valsugana e la Valle del Vanoi a sud. Questa montagna è tristemente famosa per le dure battaglie tra l’esercito italiano e quello austroungarico che sono state combattute sulle sue rocce, in particolare nel 1916 e 1917, prima della ritirata di Caporetto.
Lungo il percorso si possono trovare ancora oggi numerose tracce della presenza dei soldati, quali ardite strade lastricate ricavate nel bel mezzo di ghiaioni e ripidi pendii, trincee, grotte scavate nella roccia e resti degli avamposti. Questo fa riflettere sull’assurdità di quella guerra, combattuta per conquistare una cima rocciosa a strapiombo su valli deserte.
Buona lettura e buona camminata!
Distanze, altitudini e dislivelli
- Distanza totale: 20 km
- Altitudine partenza: 1.100 m
- Altitudine massima: 2.494 m
- Dislivello cumulativo: 1.450 m
Informazioni sul percorso
Noi abbiamo iniziato il nostro trekking per il Monte Cauriol dalla Valle del Vanoi, precisamente dalla località Refavaie, nel comune di Canal San Bovo (TN), nei pressi dell’omonimo rifugio. Qui si può parcheggiare la macchina.
La parte iniziale del percorso si snoda tra i pendii ricoperti da grandi e pregiati boschi di abete. Dal rifugio si procede sulla strada sterrata e si svolta subito a destra, dopo un piazzale utilizzato come deposito di legname. Si comincia la salita e dopo qualche metro ha inizio un sentiero che all’inizio ha le caratteristiche di una strada forestale.
Si sale dunque facilmente lungo un sentiero tra prati ripidi, fino a incrociare, a quota 1.500 m, la strada forestale che conduce alla Malga Laghetti. Oltrepassata la malga si prende un sentiero sulla destra e si segue l’indicazione per Forcella Sadole. Il sentiero si fa più stretto e prende ancora quota, entrando nella zona degli arbusti, dalla quale cominciano a emergere le rocce di porfido che caratterizzano tutta la Catena dei Lagorai.
Forcella Sadole è un’ampia forcella posta a circa 2.000 m di quota che fa da spartiacque tra la Valle del Vanoi e la Val di Fiemme. Da qui si può scegliere tra due itinerari per raggiungere la cima del Monte Curiol: la Via Italiana e la Via Austriaca. La prima si snoda sulla parte meridionale della montagna. La seconda attraversa sfasciumi rocciosi posti alla base nord della montagna e si riunisce alla Via Italiana poco prima della cima.
Noi abbiamo preferito seguire la Via Austriaca, perché più ampia e meno esposta. Inoltre si può percorrere la spettacolare mulattiera ricavata tra i massi rocciosi provenienti dalle pareti sovrastanti. L’opera consente di superare agevolmente un’ampia valle costituita da grandi massi di porfido, altrimenti difficoltosi da scavalcare.
L’ultima parte risale un ripido crinale, che conduce alla cima, poco sotto ai 2.500 m di altitudine. Nella roccia sotto la cima si trova una lapide commemorativa scolpita su un masso che ricorda i sanguinosi eventi della Prima Guerra Mondiale.
Il panorama che si gode dalla cima in una bella giornata spazia a 360 gradi dalle Dolomiti Bellunesi alle Pale di San Martino a oriente, a quelle Trentine della Val di Fassa a nord, fino a più lontane cime del Trentino occidentale. A sud svettano il massiccio di Cima d’Asta, i rilievi delle Vette Feltrine e le cime che coronano l’altopiano di Asiago.
Per la discesa abbiamo scelto di optare il tracciato della Via degli Alpini. Questo percorso aperto recentemente ripercorre le tracce dei sentieri utilizzati dagli alpini durante la Grande Guerra per raggiungere i loro appostamenti. Il sentiero è molto ripido e scende sul versante meridionale del Cauriol poco sotto il limite del bosco. Passa poi vicino a una chiesetta edificata nel 1917 per celebrare le funzioni religiose.
Si giunge quindi sulla strada che conduce a Malga Laghetti e poi si conclude percorrendo a ritroso il percorso della salita iniziale. Alla fine si ritorna a Rifugio Refavaie.
Purtroppo quando abbiamo affrontato la camminata il sentiero che scende direttamente a valle era impraticabile per la presenza di alberi caduti, per cui siamo scesi per la strada forestale. Questo ci ha costretti a un itinerario molto più lungo ma probabilmente molto meno ripido (vedi mappa sottostante).
Mappa del trekking sul Monte Cauriol
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Io c’ero… :-))
Che bel trekking! Noi siamo appassionati di sentieri di montagna e ci segnamo questo per il futuro! Fortunatamente, siamo abbastanza vicini al Trentino, quindi ci viene facile!