Montiferru – Tra agricampeggio ed escursioni
Il Montiferru è un massiccio vulcanico non più attivo della Sardegna centro-occidentale, caratterizzato da un paesaggio brullo e da basalti dai colori aspri. Il nome del luogo deriva dalle miniere di ferro che un tempo si trovavano nella zona.
Il Montiferru supera di poco i 1.000 metri di quota ed è molto selvaggio: ci sono infatti pochi paesi nelle vicinanze. L’agricampeggio 🏕️ Elighes Uttiosus è stata una bella scoperta durante la nostra vacanza on the road in Sardegna, una tappa rilassante, immersi nella natura, tra escursioni solitarie e lontani dalle spiagge più affollate.
L’agricampeggio Elighes Uttiosos
Questo agricampeggio si trova in località Santo Lussurgiu, nella provincia di Oristano. Dista circa 50 km da Bosa e 40 da Oristano. Si trova a 800 metri di quota e si raggiunge salendo per una strada tortuosa. Gli ultimi chilometri sono in una strada stretta e a tratti non asfaltata, quindi siate generosi nel calcolare la durata del viaggio. La vista durante la salita è molto appagante.
L’agricampeggio Elighes Uttiosos è a conduzione famigliare e promuove il territorio e la cucina sarda, offrendo al visitatore prodotti stagionali e carni di allevamento proprio. Consigliamo di assaporare una cena rustica, servita sotto gli alberi.
L’area campeggio offre diversi posti all’ombra su un grande prato senza piazzole. Con la tenda si può scegliere il posto che si preferisce. C’è un parcheggio separato per le macchine, mentre i camper o i minivan possono parcheggiare nel prato.
Da lassù si vede un tramonto spettacolare sulla costa e, una volta buio, è possibile ammirare le stelle senza troppo inquinamento luminoso. Prima di coricarvi, assicuratevi di aver messo via il vostro cibo: ci sono delle volpi che non esiteranno a rubarvelo. Noi a fine agosto abbiamo sentito anche il richiamo del cervo.
Trovate informazioni aggiornate sul sito dell’agricampeggio elighesuttiosos.it
Escursioni nel Montiferru
L’agricampeggio Elighes Uttiosos è un’ottima base per esplorare il Montiferru con delle camminate. Ci sono infatti diversi percorsi che partono nelle vicinanze del campeggio. Per esempio, si può camminare fino alla cascata Bia Iosso o raggiungere il Monte Urtigu (1050 m), il punto più alto del Montiferru. I gestori del campeggio hanno delle brochure e possono fornire alcune informazioni.
Noi abbiamo optato per salire sulla cima dell’Urtigu. Il sentiero parte dal cancello vicino alla reception e sale lungo una strada forestale nel bosco di querce. Dopo essere usciti dal bosco la traccia non è ovvia né ben segnalata, anche se si trovano alcune fettucce che indicano il percorso. Bisogna quindi fare attenzione a non perdersi, magari con l’aiuto di una mappa.
Si sale fino ad arrivare a una grande vasca d’acqua. Nelle vicinanze si trova la sorgente Elighes Uttiosos, da cui il campeggio prende il nome, un’oscura e umida cavità circondata da alberi ricoperti di muschio. Da qui il sentiero è chiaro e si prosegue poi su una strada dissestata ma facile da seguire.
Si arriva dunque a scollinare, da qui si prosegue poi a destra lungo una traccia poco visibile fino alla cima del vicino colle, che si rivela essere la nostra meta. La cima è marcata con un blocco squadrato di pietre.
La cima offre una vista a 360 gradi. A oriente, al di là del vasto altipiano che compone la Sardegna centrale, si ammirano i monti dalla parte orientale dell’isola, mentre verso occidente il Mediterraneo si spiega di fronte ai nostri occhi.
Nei pressi della cima si trovano anche molte formazioni rocciose particolare. Ci siamo divertiti a scalarle e fotografarle.
Sulla via del ritorno abbiamo deciso di fare una deviazione e salire sulla cima del Monte Entu (1.027 m), che è divertente da scalare. Tuttavia, bisogna prestare molta attenzione in discesa per via delle lastre lisce di roccia basaltica, che offrono pochi appigli.
Infine, non contenti di terminare già la nostra piccola avventura, siamo scesi per una traccia poco visibile fino all’ultimo sperone della Rocca de Sa Tiria (974 m). Da qui consigliamo di tornare a ritroso, poiché la discesa diretta in valle è bloccata da un folto sottobosco di roveri e altri arbusti difficilmente superabili.
Camminare nel Montiferru ci ha regalato ampi panorami dai colori vivi. L’azzurro del cielo si fonde con il blu del mare, tanto che non si distinguono, e contrastano con l’erba ingiallita sotto il sole di agosto e le scure rocce vulcaniche.
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Bello, mi piacerebbe andarci, chissà…